L’esistenza di S. Lucia è storicamente accertata, mentre la storia del suo martirio è leggendaria. Il suo culto è molto antico ed è diffuso in tutto il mondo. Fin da bambina, Lucia consacra la sua verginità al Signore, senza rivelare a nessuno la propria decisione. Quando la madre Eutichia vuole darla in sposa a un ricco e giovane pagano, Lucia decide di rinviare in ogni modo il fidanzamento e invoca il Signore affinché le eviti il matrimonio.
La madre si ammala in modo grave e riesce a guarire miracolosamente dopo un pellegrinaggio alla tomba di sant’Agata. Grata per il grande miracolo della guarigione, Eutichia decide di esaudire il desiderio della figlia di condurre una vita verginale per amore del Signore. Il giovane pretendente tenta in tutti i modi di riconquistare la Santa; fallito ogni tentativo, la denuncia come cristiana: Lucia viene processata e arrestata. Il proconsole Pascazio, per indurla ad abiurare la fede in Cristo, minaccia di rinchiuderla in un bordello. Lucia con coraggio risponde che il corpo non può essere contaminato se lo spirito non lo consente: se verrà violentata, il suo spirito di castità meriterà una doppia corona. Quando Pascazio vuole attuare il suo abbietto progetto, Lucia diventa talmente pesante, che neppure decine di soldati e un paio di buoi riescono a spostarla. Viene poi cosparsa di resina e di pece infuocata: non riporta la pur minima ustione.